- « Les avortements favorisent les poussées évolutives de la sclérose en plaque ? », Gènéthique, 2 janvier 2019.
Article archivé au format PDF (79 Ko, 1 p.).
- « Béziers : Un avocat, ancien bâtonnier, incarcéré dans une affaire d’escroquerie », 20 minutes, 2 janvier 2019.
Article archivé au format PDF (156 Ko, 1 p.).
- « La “heartbeat bill”, loi restreignant l’avortement, bloquée par le gouverneur de l’Ohio », Gènéthique, 2 janvier 2019.
Article archivé au format PDF (145 Ko, 1 p.).
- « Des jumelles, nées au Kenya par GPA d’une donneuse indienne et d’un père italien, apatrides », Gènéthique, 2 janvier 2019.
Article archivé au format PDF (152 Ko, 1 p.).
- Amarger (Jean-Pierre), « Les avocats sous le choc à Béziers : le bâtonnier Guigues et sa femme incarcérés », Midi Libre, 2 janvier 2019.
Article archivé au format PDF (98 Ko, 1 p.).
- Bastide (Emmanuelle), « Les familles monoparentales », RFI (7 milliards de voisins), 2 janvier 2019.
- Collectif, « Riforme non rivoluzione », Donne Chiesa Mondo, nº 75, 2 janvier 2019.
Donne Chiesa Mondo est le supplément mensuel féminin du quotidien romain L’Osservatore Romano, publié par le dicastère pour la communication (le service officiel d’information du Vatican). Intitulée « Riforme non rivoluzione » (« Des réformes pas une révolution »), sa première livraison de l’année est essentiellement consacrée à la nécessité présumée d’une participation croissante des femmes au sein de l’Église, allant jusqu’à proposer leur présence au sein du Conseil des cardinaux, constitué par le pape François pour l’aider à réformer la curie romaine. Même si cette publication n’engage en rien le magistère de l’Église catholique, elle permet de mesurer les progrès du féminisme dans une institution « paternaliste » s’il en est.
La journaliste féministe Lucetta Scaraffia donne le ton dans son éditorial (p. 2) :
« Non è necessaria una rivoluzione per dare alle donne il posto che meritano nella Chiesa, non è indispensabile concedere loro il sacerdozio, e neppure il […] diaconato. Bastano infatti un po’ di coraggio e la capacità profetica di guardare al futuro con occhi positivi, accettando cambiamenti che spesso sono già iscritti nell’ordine delle cose. In questo numero di «donne chiesa mondo» proviamo a proporre cambiamenti che potrebbero essere realizzati fin d’ora, senza toccare dogmi né codici di diritto canonico. […]
« Bisogna vincere le resistenze di chi, senza una ragione né un appoggio giuridico, cerca di escluderle dai ruoli più importanti. […]
« Un ostacolo […] alla pratica di questa parità sta nella disparità di preparazione culturale delle religiose rispetto a quella riservata a religiosi e sacerdoti. […] All’inizio del Novecento le religiose sono state fra le prime donne a laurearsi nelle università di stato […]. Da avanguardie le religiose sono diventate il fanalino di coda.
« Le donne — e in particolare le religiose — possono già essere invitate a partecipare a molti organismi, compreso il Consiglio di cardinali istituito da Francesco un mese esatto dopo la sua elezione, o a parlare nelle congregazioni che precedono il conclave.
« […] È preferibile che la presenza femminile nella Chiesa sia quella espressa liberamente dalle associazioni, invece della pratica ora in vigore di scegliere singole figure femminili da parte della gerarchia. Si eviterebbe così un rapporto paternalistico nei confronti delle religiose e una selezione che rischia di premiare non le più competenti ma le più obbedienti. »
Dans une tribune intitulée « È davvero ora! » (« C’est vraiment maintenant ! », pp. 3-5), le cardinal Reinhard Marx (archevêque de Munich et Freising, président de la Deutsche Bischofskonferenz) n’est pas en reste. En voici de larges extraits :
« I vescovi tedeschi nel 2013 si sono impegnati con una dichiarazione: ad aumentare sensibilmente il numero delle donne nei ruoli di leadership nella Chiesa accessibili a tutti i laici; ad approfondire dal punto di vista teologico e pastorale la partecipazione delle donne (e dei laici in generale) ai compiti di leadership della Chiesa; a promuovere una pastorale sensibile ai generi nella teologia e nella pratica.
« Al fine di mettere in pratica tale dichiarazione sono stati avviati diversi progetti.
« I vescovi tedeschi nel 2015 si sono confrontati teologicamente in Gemeinsam Kirche sein (“essere Chiesa insieme”) con le questioni della leadership anche da parte delle donne nella Chiesa.
« Un programma di mentoring [ha] preparato quasi cento donne a un compito di leadership nella Chiesa.
« Nel corso di una giornata di studi i vescovi tedeschi si sono occupati del dibattito sul gender […].
« L’ampio studio del 2018 Sexueller Missbrauch an Minderjährigen durch katholische Priester, Diakone und männliche Ordensangehörige im Bereich der Deutschen Bischofskonferenz (“Abusi sessuali nei confronti di minori da parte di sacerdoti, diaconi e membri di ordini cattolici nell’ambito della Conferenza episcopale tedesca”) indica soprattutto “strutture clericali e una gestione clericale nella Chiesa cattolica” che hanno contribuito ad abusi sessuali così massicci e al loro insabbiamento nella Chiesa. Le donne nelle posizioni di leadership nella Chiesa contribuiscono decisamente a spezzare i circoli clericali chiusi.
« Se, come chiede l’Instrumentum laboris, la Chiesa vuole promuovere la dignità della donna (cfr. n. 158), allora non basta ripetere i testi magisteriali pertinenti. Dobbiamo affrontare le richieste dei giovani, spesso scomode e impazienti, di uguaglianza delle donne anche nella Chiesa. Non possiamo più tenerci semplicemente fuori dai discorsi del presente e dobbiamo imparare di nuovo una cultura del confronto, per inserirci argomentando e offrendo orientamenti nei dibattiti sociali su questioni importanti dell’umanità come la sessualità, il ruolo delle donne e degli uomini e il modo in cui si modellano i rapporti umani. E, per amore di credibilità, dobbiamo coinvolgere ancora di più le donne nei compiti di leadership a tutti i livelli della Chiesa, dalla parrocchia alla diocesi, alla conferenza episcopale e anche al Vaticano stesso. Dobbiamo volerlo davvero e anche metterlo in pratica!
« L’impressione che quando si tratta di potere la Chiesa in fondo è una Chiesa degli uomini va superata nella Chiesa universale, e anche qui in Vaticano. Altrimenti le giovani donne da noi non troveranno una vera possibilità di realizzazione. È davvero ora! »
Lucetta Scaraffia poursuit sa critique dans un article intitulé « Non più ombre grigie e obbedienti » (« Plus d’ombres grises et obéissantes », pp. 7-10) :
« Se si osservano con attenzione le varie esperienze della Chiesa che sono in corso nel mondo, si rimane colpiti dal fatto che nei più diversi settori (cultura, pastorale, diritto, missioni, evangelizzazione) i contributi più innovativi, quelli che hanno incontrato maggiore successo, vengono da donne, e non da donne qualsiasi, ma dalle religiose. Sì, proprio quelle religiose che — se uno le osserva dalla Santa Sede, o dalle istituzioni centrali delle Chiese locali — sembrano solo ombre grigie e obbedienti, felici del loro ruolo dimesso e dimenticato. […]
« Chiunque si può rendere conto che nei momenti decisionali della vita della Chiesa le donne — ma soprattutto le religiose — non sono previste, non sono ascoltate, e si procede come se non esistessero […].
« Se si vuole veramente dare un colpo al clericalismo, bisogna cominciare di lì, dalle religiose, e non tanto come singole persone […] ma soprattutto nella forma collettiva delle associazioni già esistenti.
« Perché inserire la presenza di qualche donna qua e là nei dicasteri, in genere isolata e scelta fra le più ubbidienti, non cambia niente. […] Se si pensa che perfino nella congregazione per i religiosi — nonostante le donne costituiscano quasi i due terzi del numero complessivo dei religiosi — c’è una sola sottosegretaria, ovviamente sovrastata, per quanto si possa dar da fare per far sentire la sua voce, da tutti i dirigenti sacerdoti, si capisce come le religiose non siano mai ascoltate nella loro realtà complessiva […].
« Certo questa proposta si scontra con un pregiudizio molto radicato: che ascoltare le religiose non sia di nessun interesse, che le religiose non pensino proprio niente, prive come sono di cultura e dedite a lavori servili […]. Ho sentito perfino un dirigente vaticano chiamare le suore “teste di cotone” per sottolineare la loro povertà intellettiva. […] Le molte suore che lavorano incessantemente con compiti di servizio di vario tipo in Vaticano devono tenere un contegno sottomesso, accettare che il loro lavoro intellettuale se buono venga attribuito al superiore di turno, devono in sostanza scomparire come personalità individuali. “Sono loro che preferiscono così” mi viene detto spesso…
« […] Il sacrificio delle donne è utilizzato solo per rafforzare il potere di chi già ce l’ha. »
Nicla Spezzati, la sous-secrétaire de la Congrégation pour les instituts de vie consacrée et les sociétés de vie apostolique évoquée ci-dessus, réclame pour les religieuses le « Diritto a un percorso di studi solido e coerente » (« droit à un parcours d’études solide et cohérent », pp. 11-13), et expose la stratégie à mettre en œuvre :
« Non sono le macro-rivoluzioni, ma i micro-processi, intuiti, voluti e perseguiti a cambiare la storia. Le macro-rivoluzioni generano violenza e durezza. I micro-processi operano il cambiamento nei vissuti concreti […]. Nei processi storici le donne hanno offerto un apporto peculiare, senza rivoluzioni, gestendo il quotidiano con ingegnosa e critica tenacia. Così per le donne consacrate le svolte operate sono il frutto di micro-processi, di intuizioni, di decisioni, di azioni audaci, talora silenziose: dall’intelligenza al centro del cuore ove ci si decide per l’humanum e per Dio. Con lievità. »
Publication archivée au format PDF (2.12 Mo, 23 p.).
- Cordier (Solène), « Homoparentalité : ces mères qui réclament leurs droits », Le Monde, nº 23010, 3 janvier 2019, p. 9.
Article archivé au format PDF (1.21 Mo, 2 p.).
- Dehlendorf (Christine), Holt (Kelsey), « The Dangerous Rise of the IUD as Poverty Cure », The New York Times, 2 janvier 2019.
Article archivé au format PDF (155 Ko, 3 p.).
- ElHage (Alysse), « Five Research-Based Ways to Build Resilient Families in 2019 », Institute for Family Studies, 2 janvier 2019.
Article archivé au format PDF (50 Ko, 3 p.).
- Grangeat (Chantal et Michel), « Participons à la consultation du CESE », Résidence Alternée, 2 janvier 2019.
Article archivé au format PDF (187 Ko, 2 p.).
- Lauzun (Pierre, de), « Le trou noir de la science économique : la famille », Liberté politique, 2 janvier 2019.
Article archivé au format PDF (196 Ko, 2 p.).